Con The Iconics abbiamo voluto creare una nostra personale galleria di motociclette che sono presenti o lo sono state presso il nostro salone.
Motociclette che per molti versi possono essere definite “iconiche” ovvero rappresentative di un qualcosa, di non meglio specificato a dire il vero, ma che a noi di Motorcycle Passion ispira emozioni diverse, a volte contrastanti, ma che sicuramente non ci lasciano indifferenti. Non saranno tutte moto che ci piacciono in maniera particolare, anzi spesso non rappresentano il nostro modo di viaggiare in moto, ma crediamo che non esistano ferrei parametri con il quale misurare l’iconicità di una motocicletta.
Per alcuni le motociclette meritevoli di tale titolo devono essere storiche, per altri devono vantare palmares sportivi, essere state usate da personaggi famosi, avere aperto una nuova era nel mondo delle due ruote, etc etc.
Troppo lungo l’elenco!
Bene, abbiamo deciso che per definire iconica una motocicletta, basterà solo il nostro insindacabile giudizio. Useremo un misto di tutte le qualità e/o proprietà di ogni singola motocicletta, ma il faro guida nel inserire queste motociclette su The Iconic, saranno unicamente le nostre emozioni provate al cospetto di questi mezzi.
BMW R Nine T 1200
Per molti definire iconica una BMW è un fatto ovvio; per noi di Motorcycle Passion non è affatto scontato!
La R Nine in effetti è un modello che si discosta da quella che è l’ortodossia stilistica e destinazione d’uso della casa dell’elica, più conosciuta per le grandi enduro e maxi tourer, che per una scrambler o caffe racer come è possibile definire la R Nine. Ed in questo caso BMW andrebbe premiata anche solo per questo osare in contesti stilistici non prettamente nel DNA dei valenti designer bavaresi.
Ma basta questo per definire iconica questa moto? O forse ci piacciono le BMW?
Niente di piu distante dalla realtà. Non siamo fan della casa tedesca, e non ci piacciono molto queste interpretazioni motociclistiche.
Ed allora perché inserire questa motocicletta nella nostra galleria The Iconic?
Perché guardandola, osservandola, senza troppo indugiare sui particolari, assolutamente degni di nota, la mente è volata lungo una polverosa strada californiana, un bar attorniato da un nugolo di custom e chooper ed in mezzo lei, la R Nine.
E chi esce dal bar per inforcare questa motocicletta guardata con sospetto dagli altri motociclisti presenti?
Lui, Steve McQuenn, maglietta di cotone nero, nessun casco in testa, gli inconfondibili occhiali da sole calati sugli occhi, accompagnato da una bellissima donna, come solo lui poteva vantare.
Ed incurante degli sguardi torvi degli altri bikers presenti, parte in una nuvola di polvere verso nessuna meta, con la compagna sulla sella posteriore.
Voi per caso conoscete qualcosa di più iconico di Steve McQueen?
Aprilia RSV Mille
Iconica perchè gialla? Anche. Ma riteniamo iconica questa Aprilia RSV Mille perchè rappresenta la prima maxi moto di Noale, il sogno del Ing. Beggio al epoca patron della Aprilia. Con questa moto Aprilia entra di diritto nel pantheon dei costruttori “grandi”, e che moto…….Se più di qualcuno la ricorda per inevitabili problemi di gioventù, molti altri la ricordano per le performance ed emozioni che questa motocicletta era, ed è ancora oggi, in grado di offrire. Inoltre in questa colorazione Aprilia ne produsse poco più di 200 esemplari, è di fatto ne fa una moto rara da trovare in condizioni decenti.
LAVERDA RGS 1000
E’ stata la più bella delle Laverda? Degustibus. La più veloce? Probabilmente no. La più venduta? No. Ed allora perchè inserirla nella nostra galleria The Iconics? La risposta a nostro avviso è da ricercare nel fatto che è stata l’ultima vera Laverda prodotta dall’azienda di Breganze quando questa era ancora saldamente in mano alla famiglia Laverda, se escludiamo la piccola serie SFC 1000 da essa derivata, e questo forse la rende più malinconica che iconica. Sapere di cosa era stata capace la Laverda, ponendosi ai vertici del motociclismo mondiale negli anni 70 primi 80 del secolo scorso, con una pletora di motoclub dedicati a questo marchio sparsi per tutto il mondo ancora oggi dimostrandone la passione per questi mezzi, inevitabilmente fa di questo modello una moto iconica secondo i nostri parametri. E detto tra di noi, troviamo sia ancora oggi bellissima.
TRIUMPH ALU
Questa motocicletta fa parte di una micro serie di 5 motociclette creata da Carlo Talamo, quando inizio con la società Numero Tre ad importare in Italia le Triumph del nuovo corso intrapreso dalla casa inglese e che oggi spopola tanto apprezzata anche dai motociclisti nostrani. Carlo Talamo per chi non ne abbia sentito parlare, fu un vero guru del marketing motociclistico, purtroppo scomparso prematuramente, e se oggi tante Harley cavalcano le strade italiane, molte di loro customizzate ad hoc, questo probabilmente va riconosciuto a Carlo Talamo, che per primo importò in Italia le moto di Milwaukee e diffondendo la moda delle customizzazioni. Queste cinque Triumph differivano l’una dall’ altra per vari particolari, (scarico, serbatoio, contagiri, etc) mantenendo comunque le sovrastrutture in alluminio, da cui il nome ALU, ma il principale fattore di distinzione fu il colore dei carter e copritestata. Quella presente presso il nostro show room in esposizione è la Verde, Carlo Talamo correva con la BLU chiamata Geronimo. Ma basta tutto questo a farne una moto iconica? Potrebbe bastare eccome, ma la chicca è che questa piccolissima serie di motociclette era regolarmente a listino Triumph in Italia e sapete il nome commerciale che Talamo affibbio a questa serie? Speed Triple! Puo bastare?